Il miele è il protagonista assoluto di questo cocktail fresco e profumato per cui è indispensabile sceglierlo di grande qualità. Il miele millefiori BIO Cofruits è prodotto dai nostri soci apicoltori esclusivamente in Valle d'Aosta con fiori di montagna.

INGREDIENTI:

• 5,25 cl di gin, vi proponiamo il Gin Glacialis delle Distillerie Saint Roch
• 2,25 cl succo di limone spremuto fresco
• 2 cucchiaini di miele millefiori BIO Cofruits (ma potete anche scegliere un'altra varietà, a seconda dei vostri gusti)
• 1 goccio di acqua calda
• ghiaccio qb

PREPARAZIONE:

In uno shaker, miscelate due cucchiaini di miele con un goccio di acqua calda e mescolate finché il miele si sarà sciolto. Aggiungete il succo di limone, il gin e riempite lo shaker con il ghiaccio. Shakerate energicamente. Filtrate in una coppetta da drink. Guarnite il cocktail Bee’s Knees con una scorza di limone.

VARIANTE:

Per renderlo ancora più agrumato potete aggiungere anche 2,25 cl di succo d'arancia spremuto fresco.

SIGNIFICATO:

Espressione tipica degli anni ‘20,  letteralmente "the bee’s knees" significa "le ginocchia dell'ape": esprime meraviglia e descrive qualcosa che si ritiene di grande qualità o particolarmente desiderabile. L'origine dell'espressione è incerta, probabilmente si tratta semplicemente di un non-sense come ce n'erano tanti in voga in quel periodo.

STORIA:

Questo cocktail ha davvero una storia affascinate, così come il suo sapore aromatico dove il ginepro si incontra con la dolcezza del miele e l'aspro del limone a controbilanciare i diversi sapori. Per anni il Bee's Knees è stato considerato il drink ufficiale del Proibizionismo, periodo in cui si usavano miele e limone per camuffare il gin di scarsa qualità che veniva prodotto clandestinamente. In un articolo del 1929 uscito su una rivista di Brooklyn si fa risalire la sua invenzione ad una ricca americana, la signora Margaret Brown, che amava girare il mondo e trascorrere le sue giornate assaporando cocktail nei locali parigini dove all'epoca si riunivano solo donne.  Una curiosità su questa nobildonna: pare che fosse una superstite del naufragio del Titanic, per cui si guadagnò il soprannome di "The unsinkable Molly Brown".